Nastri d'Argento, Il caso Braibanti premiato come miglior docufiction
Trionfa ai Nastri d’Argento 2021 il film presentato in anteprima allo scorso Pesaro Film Festival.
Già vincitore del Premio Cinema in Piazza della Mostra 2020, il film di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese ottiene il prestigioso riconoscimento assegnato dai Giornalisti Cinematografici.
Un film importante e necessario, che approfondisce, non solo il personaggio ma anche l’epoca del processo e la storia italiana del Novecento. Attraverso il lavoro di ricostruzione tra molte testimonianze - da Piergiorgio Bellocchio a Dacia Maraini, da Lou Castel a Maria Monti nonché quella del nipote di Braibanti - il film offre l'occasione di ripercorrere una vicenda processuale che, per un reato codificato dal Codice Rocco dell'era fascista (poi cancellato dalla Corte Costituzionale nel 1981) fu di fatto un processo all'omosessualità.
Poeta, artista, drammaturgo, mente poliedrica e affascinante, lontano dalle convenzioni del suo tempo, Aldo Braibanti è stato un intellettuale schivo, libero, omosessuale, eretico del Novecento italiano, un genio straordinario che nel 1968 – nel pieno delle contestazioni che infuriavano nel mondo per la richiesta di nuovi e più ampi diritti – viene processato e condannato per avere plagiato il ventunenne Giovanni Sanfratello, in una situazione simile a quella che inchiodò Oscar Wilde nel secolo precedente.