Un Faro (di cinema) nella notte: Michele Bernardi realizza il manifesto della 57ᵃ Mostra del Cinema
Un’opera che, come la sigla animata di Donato Sansone, vuole rendere omaggio al cinema e alla sua forza immaginifica.
La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, la cui 57a edizione si svolgerà a Pesaro dal 19 al 26 giugno 2021, crede fortemente nel potere catartico del cinema e nella sua importanza nel gettare una luce di speranza su un presente complesso, privato di un orizzonte temporale, ed è proprio in questo senso che va il manifesto realizzato da Michele Bernardi.
Michele Bernardi, a cui sarà anche dedicato un focus – insieme a Magda Guidi – nella sezione Corti in Mostra di questa edizione, ha realizzato quest'opera rielaborando una celebre immagine tratta da Ladri di biciclette di Vittorio De Sica, l’autore spiega: “il protagonista sembra tenere la bicicletta come una macchina da presa, sulla spalla, mentre la luce proiettata dal fanale richiama quella di un proiettore cinematografico che esce fuori campo, per lasciare l’immaginazione aperta”.
Bernardi ha utilizzato una tecnica, il pittorico digitale, simile a quella impiegata nelle sue opere animate per trasportare gli spettatori in un luogo e in un tempo diversi, in un momento storico dove la necessità di una via di fuga, di uno spazio altro, appare sempre più vitale e dove il cinema può (ri)tornare ad essere un’ancora di salvezza.
Animatore e disegnatore estremamente eclettico, Michele Bernardi si forma nell’animata scena emiliana tra gli anni settanta e ottanta al fianco di maestri come Altan e Osvaldo Cavandoli. Dal 1998 inizia a produrre video musicali animati stringendo un lungo sodalizio con Davide Toffolo de i Tre allegri ragazzi morti che lo porta a realizzare oltre una cinquantina di video per alcuni dei più importanti esponenti dell’indie italiano tra cui Le luci della centrale elettrica, Colapesce, The Zen Circus, Pacifico e Umaan. Dopo il celebre video di Non mi manca niente per i Tre allegri ragazzi morti, arriva nel 2008 il primo lavoro interamente concepito e realizzato da Bernardi, Tinnitus, opera suddivisa in due parti a cui segue nel 2010 Senza testa.
Con le sue opere partecipa ai più importanti festival d’animazione – da Annecy a Anima Mundi – vincendo numerosi premi internazionali prima con Djuma (2012) e poi con Lost in Emotions (2015) e Mercurio (2018), la cui lavorazione dura quattro anni e lo porta a essere finalista ai Nastri d’argento. Nel 2019, accanto alla carriera da animatore, aggiunge l’insegnamento di animazione digitale all’Accademia delle Belle Arti di Palermo. Tra i suoi lavori più recenti ci sono anche le animazioni per il documentario di Alessandro Preziosi La legge del terremoto.