Da un passo del Qohelet che riflette dell’insaziabile desiderio umano di guardare e ascoltare le cose del mondo (“Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo. Non si sazia l’occhio di guardare né l’orecchio è mai sazio di udire”), prende avvio un inseguimento visivo e sonoro tra immagini di archivio della Prima guerra mondiale, video ritrovati in un cellulare, voci di strada, la melodia di un pianoforte, paesaggi muti, architettura urbana e luci notturne.
Francesco Dongiovanni (1978) vive e lavora in Puglia. Con i suoi film ha affrontato tematiche riguardanti l’etnografia, il paesaggio, l’archivio, la memoria. Lavora per la casa di produzione Murex, da lui fondata con i suoi collaboratori. Film precedenti: Densamente spopolata è la felicità (2011), Elegie dall’inizio del mondo - Uomini e alberi (2013), Giano (2014), Anapeson (2015), Studio (2016), The Riddle (2017) e il lungometraggio I giorni e le opere (2019).
fotografia/cinematography Francesco Dongiovanni
montaggio/editing Francesco Dongiovanni
musica originale/original music Roberto Salahaddin Re
David
mix, mastering Graziano Cammisa, Roberto Salahaddin
Re David
produzione/production Murex - Rosario Milano
TUTTE LE PROIEZIONI SONO GRATUITE CON PRENOTAZIONE
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