Tra la macchina da presa e le pareti, gli obiettivi e la finestra, immobili e la stanza, il film esplora un unico spazio chiuso. Cercando di comprendere il rapporto tra la macchina da presa e la stanza, il film viene montato in camera, all’interno della stanza. Sia la stanza sia la finestra incarnano l’isolamento della luce. Tra le altre possibilità, Unbailecon FredAbstrait(prima metà) potrebbe essere visto come la parodia di una stanza astratta presa da una commedia musicale di Fred Astaire, mentre Unapelículaencolor(seconda metà) come una tavolozza di colori intesa come metodo. «La mia camera è situata […]fra levante e ponente; e forma un lungo quadrato, di trentasei passi in tutto, andando ben rasente rasente le pareti dell’interno. Il mio viaggio però ne conterrà un poco più, perché io la traverserò spesso in lungo e in largo, ovvero diagonalmente senza seguire metodo o regola. –Andrò anche a onde, e percorrerò tutte le linee possibili in geometria, ove il bisogno lo richiegga. Io non amo chi è sì padrone de’ suoi passi e delle sue idee da poter dire: oggi farò tre visite;scriverò quattro lettere,finirò quest’opera, che ho cominciata». (Xavier de Maistre, Viaggio Intorno Alla Camera, cap. IV, pp. 22-23)
Bruno Delgado Ramo (Siviglia 1991) è un cineasta sperimentale, ricercatore e architetto la cui attività artistica e accademica si concentra sull’immagine in movimento. A partire da uno studio onnicomprensivo dell’immagine, affronta i processi collettivi e le condizioni spaziali che vengono attivati dal linguaggio cinematografico. Tutto il suo lavoro interdisciplinare si relaziona con un cinema radicato nello spazio e con le questioni spaziali legate alla città. Delgado Ramo considera i suoi progetti come indagini basate sulla pratica artistica, che possono dar luogo a film, libri o installazioni.
super 8 / 18fps / colour / silent
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