CORPO D'AMORE

Dopo un debutto reso più fortunato da un 2022 densissimo di centenari e celebrazioni, la Vela incantata torna a Pesaro, sulla spiaggia dei Bagni Agata, con un "nuovo" programma di proiezioni in 35mm, realizzato ancora una volta in accordo con la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia. A conferma della sua vocazione a viaggiare nel tempo, quest'anno la sezione guarda indietro di cinquant'anni, offrendo una selezione di film che nel 1973 fecero la loro apparizione sugli schermi (grandi e piccoli, poi capiremo perché...) italiani. Un modo per testimoniare, una volta di più, la varietà di una cinematografia colta in una stagione, come spesso si dice, irripetibile, che si presentava all'appuntamento natalizio con l'Amarcord di Federico Fellini, e un paio di mesi prima vedeva l'uscita di Lucky Luciano di Francesco Rosi e delle Storie scellerate di Sergio Citti. E ancora, l'esordio alla regia di Fabio Carpi, che con "l'inesistente" (sua la definizione, in polemica già allora con le diffidenze della distribuzione) Corpo d'amore, fotografato da Storaro, già incontrava l'attenzione dei critici più sofisticati, l'Amleto di meno di Carmelo Bene, il debutto sul secondo canale Rai di San Michele aveva un gallo dei fratelli Taviani (appena citato da Nanni Moretti nella riunione Netflix del Sol dell'avvenire)

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