PFF
COLLEZIONI

23 Giugno
Venerdì 23-06-2023
ore 23.59
Palazzo Gradari

pff2021 art marona

SALVATORE INSANA E SILVIA CIGNOLI

SALVATORE INSANA e SILVIA CIGNOLI
presentano TRATAKA - IO HO FISSATO IL FUOCO PER SEMPRE

Trataka_Io ho fissato il fuoco per sempre è un’indagine sull’atto di guardare e di essere guardati, una storia dello sguardo (non) archiviato. È un film corale che intercetta fonti eterogenee sotto il segno comune, ma sempre diverso, dello “sguardo in macchina”, tra filmati da congressi del partito comunista, repertorio mai editato, documenti e inchieste dal Vietnam, documentari italiani sulla condizione umana nel secondo dopoguerra, frammenti dalla controcultura Usa, lungometraggi di finzione.

Salvatore Insana si muove tra arti visive, arti performative e altre forme di revisione ed erosione dell’immaginario, collaborando con numerosi musicisti, sound designer, coreografi e compagnie teatrali. Nel 2011 crea con Elisa Turco Liveri il collettivo Dehors/Audela, con il quale ha dato vita a opere video-teatrali, performance di danza, progetti di ricerca audiovisiva, workshop sperimentali. Con Io ho fissato il fuoco per sempre è vincitore del premio come miglior film al Kinoskop Festival di Belgrado. www.salvatoreinsana.com
Silvia Cignoli, chitarrista e sound artist, spazia dalla musica classica alla
contemporanea, dall’improvvisazione radicale all’avant-rock ad una propria creazione musicale, crossover fra le sue esperienze accademiche e la scena più underground di musica elettronica. Nel 2020 esce il suo disco The Wharmerall. In ambito classico e contemporaneo ha suonato come solista, in ensemble e in orchestra In Italia, Svizzera, Oman, Cipro, Germania, Russia. www.silviacignoli.com

 

a cura di Anthony Ettorre, Vittorio Ondedei, Giuliano Antinori

ribalismi visuali, etnicismi rituali, viaggi sensoriali, dissesti emozionali, deviazioni archivistiche. Sono solo alcune delle accezioni che caratterizzano questa nuova edizione de IL MURO DEL SUONO. Visioni che si intrecciano con suoni in un luogo eletto a piccolo tempio della sperimentazione tout court: Palazzo Gradari. Quattro eventi trasversalmente opposti di musicisti e cineasti alla ricerca di un nuovo sguardo, di nuove percezioni. L’immagine evade dallo schermo legittimando uno stato di neo-clandestinità e accampandosi su di un muro del 1500, per condividere con il pubblico la sua mutazione, la sua nuova forma.
Il MURO DEL SUONO 2023 è una pirotecnia di incontri, fra immagini e suoni. Innanzitutto, il Muro e l’accoglienza del GRA’. E anche la corrente elettrica! Mattoni ed energia: 4 serate di fulmini che balzeranno attorno agli spettatori, arrivati lì proprio all’inizio della notte buia e alla fine delle proiezioni del Festival. Musiche che si intrecciano a rappresentazioni filmiche, cambiando il destino di entrambi: l’occhio si confonde e si accorge di vedere più del solito, mentre l’orecchio sobbalza quando il suono vibra tra le immagini in movimento e si libera di ciò che era.
Non puoi farci nulla: se arrivi nel cortile del GRA’ con il batticuore giusto, il fuoco d’artificio (anche al rallentatore!) è inevitabile.
E poi ci sono luccichini dappertutto di Mirko!

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