«Nel 1982 mia madre era venuta a stare con mio padre a Parigi dalla Costa Rica, e spedì una serie di lettere ai suoi genitori sulla sua vita lì. Io ho ritrovato queste lettere quaranta anni dopo, e sono tornata su questa storia piena di sofferenza per comprendere meglio il mio stesso arrivo nel continente [europeo] e in definitiva il mio percorso». Il mezzo epistolare – un classico – offre la sponda per un confronto fra generazioni e continenti, in cui il realismo è tutto evocato dalle voci narranti (che leggono le lettere, parzialmente “montate” dalla regista) mentre è confortato solo da qualche fotografia d’epoca e filmato dei luoghi, che poi lasciano il campo visivo a una lunga successione di immagini astratte.
Ardélia Istarú (1998) è una cineasta franco-costaricana, laureata in videografia alla École de Recherche Graphique di Bruxelles. Lavoro con un approccio sperimentale con il documentario e l’animazione sui temi della politica e dell’intimità.
fotografia/cinematography
Ardélia Istarù
produzione/production
Ardélia Istarù
voci/voices
Ana Istarù, Ardélia Istarù
produzione/production
Tres Tristes Tigres (Valentina Maurel)
TUTTE LE PROIEZIONI SONO GRATUITE