MORGAN MENEGAZZO E MARIACHIARA PERNISA
Prima che l’ora cambi
(2017, 14’)
Ogni anno, l’ultima settimana di ottobre, tra sabato e domenica, avviene il passaggio dall’ora legale a quella solare, anticamera della stagione invernale. Prima di spostare le lancette indietro di un’ora e avvertire l’avvicinarsi dell’oscurit̀a, qualcuno decide di partire e celebrare la memoria del giorno.
DONATO SICA Φαντασματα
Fantasmata
(2018, 3’)
“Danzare per fantasmata” è un ballo rinascimentale composto da una serie di figure che Giorgio Agamben evoca in un saggio dedicato a Warburg. Ispirandomi al suo discorso teorico, ho cercato con mezzi di ripresa poveri, uno smartphone, di dare corpo a delle immagini che si muovono al di là delle apparenze e si dissolvono verso linee di fuga. Ho tallonato la realtà per catturare il fantasma che vi si agita all’interno. Figure che si manifestano e svaniscono nel giro di pochi istanti, lasciando trasparire solo tenue una traccia.
BENEDETTA SANI
In fieri
(2018, 7’)
Partendo dal presupposto che non si possa descrivere qualcosa per come si ricorda, o per come ci viene riportata al presente grazie alle immagini, ciò che si andr̀a a creare diventerà necessariamente una cosa altra, simile ad una visione o a un sogno. Forse ̀e proprio la nascita, o la caduta, il primo grande momento di passaggio e quindi di scontro a cui siamo chiamati. Il venire alla luce, il sorgere, l’accadere, il venire ad essere. Qua si coagulano tutti i suoni e tutte le immagini, del passato e del momentaneo, di persone a noi vicine, o di persone lontane, che hanno intrecciato il loro passaggio con il nostro. Tutto ̀e già in quel momento di passaggio. Quello che verrà, del nostro vivere, sar̀a quel nodo composito di suoni e immagini che si dispiegherà in avanti fino allo scioglimento.
GIUSEPPE SPINA
Variazioni luminose nei cieli della città
(2019, 5’)
Tra il 1932 e il 1957, alla Torre della Specola di Bologna, fu inventata e messa a punto una tecnologia ottica che rivoluzionò il metodo di osservazione dello Spazio, ed oggi è alla base dei telescopi più avanzati. Con il suo “specchio a tasselli”, G. Horn d’Arturo produsse migliaia di lastre fotografiche che oggi, dopo 60 anni, sono state cinematografate con tecniche differenti.
GIUSEPPE BOCCASSINI
Temple of Truth
(2018, 15’)
Temple of Truth è un archivio che ambula costantemente tra grovigli di mondi in decadimento attraversati come tracce pietrificate, deprivate, residuali, conservando nel proprio superarsi uno stato magmatico, un non-spazio specifico, ancestrale, a tratti biancastro. Vigoria di corpi animali e umani semivivi che prendono fuoco in tauromachia latente e nel farsi personae abitano sarcofagi sgretolatisi in terra solida come correnti d’acqua che in tronco sommergono nuvole, oscillando sull’orlo di sguardi notturni in caduta libera tra pose esotiche e visioni aeree.