PFF
COLLEZIONI

29 Agosto
Sabato 29-08-2020
ore 17:25
Teatro Sperimentale - Sala Grande

OMAGGIO DANIEL SCHMID: L’OMBRA DEGLI ANGELI (SCHATTEN DER ENGEL)

Daniel Schmid

OMAGGIO DANIEL SCHMID: L’OMBRA DEGLI ANGELI (SCHATTEN DER ENGEL)

Svizzera/Repubblica Federale Tedesca 1975 , 102’

Ingrid Caven, l’attrice preferita di Schmid, interpreta il ruolo di una prostituta troppo bella ed elegante per attrarre i clienti. Il suo protettore-marito (un Fassbinder magro e sexy) è troppo indifferente persino per picchiarla – “Picchiare significa amare”, spiega. Incontra un ricco e corrotto agente immobiliare ebreo che la fa rendere conto di come possa guadagnare più soldi, semplicemente ascoltando i suoi clienti invece di fare sesso con loro. Presto l’élite della città le confiderà i suoi segreti. In aggiunta ci sono gli amori omosessuali del marito e il padre nazista della prostituta, che lavora come imitatore femminile. L’ombra degli angeli è basato sul controverso dramma di Fassbinder I rifiuti, la città e la morte, che venne accusato di antisemitismo. Spiega Schmid, “L’ombra degli angeli è basato su uno dei drammi migliori e più misteriosi di Fassbinder, È anche un film sulla Germania dopo l’Olocausto.

Fassbinder fu scioccato dall’accusa di anti-semitismo dopo che il testo venne pubblicato: Era un uomo totalmente privo di pregiudizi, quasi un bambino”. (Mike Rabehl)

Ingrid Caven possiede quel magnetismo animale che attrae la luce e che, polarizzandone le contraddizioni, dà corpo, carne e sangue alle astrazioni più didattiche. Basta guardarla: il suo volto è il sorriso del teatro, il suo corpo trascina con se la metafisica della disperazione, ma, dal momento in cui comincia a muoversi, è il cinema a parlare. Non è ciò che dice a convincere, è la sua morfologia, o il suo sguardo d’acqua viva che non cessa di sprofondare nel buio. La sua presenza neutralizza il cerebrale, assassina l’intelletto, mette in cortocircuito il messaggio e restituisce il discorso puro della messa in scena. (Paul Vecchiali, “Image et son”, n. 308)

Daniel Schmid

Daniel Schmid (Flims, Svizzera 1941-2006) è stato un regista cinematografico, teatrale e te- levisivo e un esponente di punta del cinema svizzero-tedesco. Si è cimentato sia con la fin- zione sia con il documentario, usando spesso toni da melodramma per raccontare passioni devastanti e relazioni sociali opprimenti. Fondamentale nel 1969 l’incontro con R.W. Fas- sbinder e Ingrid Caven poi protagonista in diversi film da lui diretti, fra cui Questa notte o mai (1972), La Paloma (1974) e poi in L’ombra degli angeli (1976) proiettato in questa edi- zione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Documentario e finzione trovano l’equi- librio perfetto in Notre Dame de la Croisette (1981) e Il bacio di Tosca (1984), ma Schmid si dedica anche a recitare in film di altri registi, Fassbinder stesso, H.J. Syberberg e Wim Wen- ders. Prima di tornare al documentario con Il volto dipinto (1995), ha diretto fra gli altri il film autobiografico Hors saison (1992).

sceneggiatura/screenplay Daniel Schmid, Rainer Werner Fassbinder
fotografia/cinematography Renato Berta
montaggio/editing Ila von Hasperg
musica/music Gottfried Hüngsberg, Peer Raben
produzione/production Albatros produktion, Artco-Film, Tango Film
interpreti/cast Ingrid Caven, Rainer Werner Fassbinder, Klaus Löwitsch, Annemarie Düringer, Adrian Hoven, Boy Gobert, Ulli Lommel, JeanClaude Dreyfus, Irm Hermann, Debria Kalpataru, Hans Gratzer, Peter Chatel, Ila von Hasperg, Gail Curtis, Christine Jirku, Raúl Gimenez, Alexander

 


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