Qui rido io

Di Pedro Armocida e Giona A. Nazzaro
Trent'anni fa appariva nel panorama del cinema italiano un film nuovo e spiazzante: Morte di un matematico napoletano. Mario Martone (Napoli, 1959) esordiva nel lungometraggio dopo un’esperienza teatrale già lunga, iniziata nel lontano 1977, che non abbandonerà mai.
Innumerevoli le performance, le installazioni, le regie teatrali, le opere liriche, il lavoro per la radio, il videoteatro, i documentari, le direzioni dei teatri stabili. Un corpo produttivo impressionante, testimonianza di una delle carriere artistiche più prolifiche, feconde, aperte e curiose che il nostro Paese abbia mai espresso.
Nella storia del cinema italiano il caso Martone è unico. Pur non essendo mai mancati i registi che dividevano il loro lavoro con la scena, non si è mai visto un tale scambio inarrestabile, rigenerante. Una volontà dichiarata di permeabilità; un desiderio di farsi attraversare, invadere dal fuori campo. Come una modalità per ripensare costantemente il proprio lavoro. Un laboratorio permanente, una vera e propria officina surriscaldata. Immaginare il cinema di Mario Martone come un cantiere ci sembra il modo più corretto per rendere il lavorio che permette ai progetti di intrecciarsi, travasare idee e intuizioni da un nucleo tematico a un grumo formale nuovo.
Questo nostro omaggio è un tentativo di fare i conti con tutto ciò che il cinema di Mario Martone rappresenta e ha rappresentato e, soprattutto, per come si proietta ancora, instancabilmente in avanti oggi, in un costante e incessante movimento creativo.

Il focus dedicato a Mario Martone si inserisce nella tradizione degli eventi speciali sul cinema italiano della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che ha visto negli anni, a partire dal 1988, alcuni dei più grandi autori italiani omaggiati al festival: da Vittorio De Sica a Vittorio Gassman, da Mario Monicelli a Ettore Scola e a Dino Risi, da Dario Argento a Marco Bellocchio, da Paolo e Vittorio Taviani a Nanni Moretti, da Bernardo Bertolucci a Marco Ferreri, da Luigi Comencini ad Alberto Lattuada, da Ermanno Olmi a Carlo Lizzani, da Giuliano Montaldo a Liliana Cavani.
L’Evento Speciale Mario Martone prevede la retrospettiva dei suoi film per il cinema insieme ad alcuni di quelli precedenti a Morte di un matematico napoletano ospitati allo spazio bianco dove avrà luogo anche la proiezione del film-flusso di dieci ore, una tavola rotonda alla sua presenza e un volume monografico pubblicato da Marsilio Editori, Mario Martone. Il cinema e i film a cura di Pedro Armocida e Giona A. Nazzaro (336 pp.) con saggi, interviste e testimonianze di Alberto Anile, Pedro Armocida, Renato Berta, Eddie Bertozzi, Anna Bonaiuto, Gianfranco Capitta, Paola Casella, Massimo Causo, Roberto De Francesco, Roberto De Gaetano, Adriano De Grandis, Ippolita di Majo, Bruno Di Marino, Mauro Donzelli, Daniele Dottorini, Cecilia Ermini, Lorenzo Esposito, Chiara Fanetti, Ilaria Feole, Iaia Forte, Massimo Fusillo, Marzia Gandolfi, Gabriele Gimmelli, Michela Greco, Serena Guarracino, Roberto Manassero, Matteo Marelli, Mario Martone, Francesca Monti, Giona A. Nazzaro, Luca Pacilio, Francesco Palmieri, Cristiana Paternò, Daniela Persico, Jacopo Quadri, Ilaria Ravarino, Andrea Renzi, Bruno Roberti, Giulio Sangiorgio, Toni Servillo, Elisabetta Sgarbi, Emanuele Trevi, Daniela Turco, Gloria Zerbinati.

MORTE DI UN MATEMATICO NAPOLETANO (Italia, 1992, 108’)
LA SALITA (Italia, 1997, 25’) tratto da I vesuviani
TEATRO DI GUERRA (Italia, 1998, 113’)
L’AMORE MOLESTO (Italia, 1995,104’)
L’ODORE DEL SANGUE (Italia/Francia, 2004, 100’)
NOI CREDEVAMO (Italia/Francia, 2010, 205’) Versione integrale
IL GIOVANE FAVOLOSO
PASTORALE CILENTANA (Italia, 2015, 19’)
CAPRI-REVOLUTION (Italia/Francia, 2018, 122’)
IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ (Italia, 2019, 115’)
QUI RIDO IO (Italia/Spagna, 2021, 132’)
NOSTALGIA (Italia/Francia, 2022, 117’)