PFF
COLLEZIONI

23 Giugno
Giovedì 23-06-2022
ore 15:00 - 20:00
Spazio Bianco

pff2021 art marona

Mario Martone

Film flusso 2° parte

Italia 1977 - 2022 , 300'

MARIO MARTONE 1977-2022
Creazione video-opera Mario Martone Montaggio Natalie Cristiani Assistenti al montaggio Giulia Simonetti, Alessandro Minestrini Ricerche e Archivio Francesca Cutolo, Giulia Simonetti Produzione Fondazione Donna Regina per le arti contemporanee/Museo Madre - PAV di Claudia Di Giacomo e Roberta Scaglione/Archivio Mario Martone

Film Flusso è una creazione concepita originariamente per la mostra MARIO MARTONE 1977-2018, a cura di Gianluca Riccio, realizzata al Museo Madre di Napoli nel 2018. In occasione della retrospettiva di Pesaro è stata rielaborata integrandola con i lavori più recenti di Martone.

Lo spazio bianco accoglie nuovamente la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema e prosegue nella sua indagine sul panorama italiano indipendente, accogliendo opere di autrici ed autori - emergenti o già affermati - cui la proiezione in sala risulta limitante, per tipologia della visione o per durata.
Quest’anno lo sguardo si fa retrospettivo, con le opere realizzate da Mario Martone negli anni Novanta - giovane favoloso - completando così la personale a lui dedicata con il programma completo dei film di finzione in programmazione al Teatro Sperimentale e in Piazza.
Le due sale della galleria accolgono lo sguardo espanso dell’autore napoletano: dal documentario al ritratto d’artista, fino al video teatro. Uno sguardo già maturo, ma particolarmente curioso e indagatore, che guida alla scoperta di mondi altri rispetto alla produzione di finzione, la quale in quegli anni si manifestava in opere rilevanti come Morte di un matematico napoletano. È una produzione multiforme, che permette di scoprire le radici e la presa di coscienza artistica di Martone, l’humus fertile in cui si è sviluppato il suo sguardo a venire, coltivato nella galleria di Lucio Amelio, come nel teatro di Antonio Neiwiller o nei dipinti di Mimmo Paladino. La sezione offerta da spazio bianco è fondamentale per capire i suoi film seguenti, per comprendere gli anacronismi radicali e significativi – come ad esempio la presenza del cemento armato - di Noi credevamo: «Uno squarcio che deriva dal mio rapporto con gli artisti, dal gesto dell’arte contemporanea» dice Martone «come un taglio sulla tela ottocentesca». I suoi film sono sempre in rapporto dialettico con la storia, con il tempo, e ciò che vi accade ha un rapporto diretto anche col presente.
I film in visione allo spazio bianco sono le basi su cui poggia il suo cinema; fondamenta che ne fanno un grande autore sempre capace di leggere e interpretare il contemporaneo, sia che narri il Risorgimento italiano, sia che metta in scena Matilde di Shabran al Rossini Opera Festival di Pesaro o il Falstaff verdiano allo Staatsoper di Berlino.


TUTTE LE PROIEZIONI SONO GRATUITE