Presenta il film Paolo Mereghetti.
La sequenza di montaggio in apertura di Midnight in Paris non potrà fare a meno di suscitare paragoni con quella splendida “sinfonia di città” che è Manhattan (1979) e forse, alla prima visione, un certo disorientamento. Laddove il precedente film con la “Rapsodia in blu” e il suo ritmo trascinante lievita in un magnifico crescendo, l’incipit di Midnight, sulle note di “Si tu vois ma mère” di Sidney Bechet, suona più misterioso. Mentre scorriamo fra queste vedute di Parigi cerchiamo invano quella scintilla di romanticismo, quel gesto perfetto o quella disposizione di forme e colori che evocherebbero in un istante la immagine, la Parigi della leggenda – impressionismo x Atget x Nouvelle Vague. Le distanze rimangono troppo grandi, la luce un po’ troppo piatta e uniforme, la musica un po’ troppo invadente. Non è che Woody Allen abbia scelto le parti meno pittoresche di Parigi, ma ha fotografato e disposto le zone che conosciamo, per quanto graziosamente, a mo’ di gusci vuoti in attesa di venir riempiti. In Manhattan, il personaggio proietta le proprie brame e desideri sulla città («Per lui, indipendentemente dalla stagione, era sempre una città in bianco e nero che pulsava al ritmo della grande musica di George Gershwin»), chiaramente in sintonia con il regista. Qui non abbiamo voci di narratore, e il regista, con fare calmo e sicuro, sta gettando le fondamenta di un film che, come vedremo, non parla altro che di proiezioni romantiche.
Kent Jones, «Film Comment», maggio-giugno 2011
«Sono assillato dalla fastidiosa sensazione che la realtà in cui siamo tutti intrappolati sia, a ben vedere, se la si analizza, un incubo. Io sono sempre in cerca di vie di fuga da questa realtà. Una di queste è andare al cinema. C’è chi la trova nell’interesse per la banalità di sciocchezze tipo […] “Vinceranno i Mets?”, che non hanno alcun significato. Ma anche la vita non ha alcun significato. Ne ha tanto quanto un gioco con la palla. E così siamo sempre in cerca di modi di sfuggire alla realtà».
(Woody Allen)
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